PIATTINO CON MARCHI D'IMPORTAZIONE - LONDRA 1896

  

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Figura 1                                                                                                                     Figura 2


Materiale

argento a titolo sterling (925/1000) o superiore (950/1000)

Luogo di marcatura

Hanau (Germania) e Londra

Periodo

1896 (marchi di importazione)

Argentiere

DB (importatore)

Modello

 

Tipo di lavorazione

Prevalentemente manuale

Dimensioni

cm 7 x 7

Peso

23 g

Note

L'oggetto, compresi i marchi, è una riproduzione tardo vittoriana di un pezzo del '700 francese


Questo piccolo piattino è stato realizzato in Germania ad Hanau ed importato a Londra nel 1896

I marchi, posizionati all'interno del piattino sono: DB (marchio dell'importatore);  leone passante (garanzia del titolo sterling per l'argento); testa di leopardo (marchio dell'ufficio di controllo del titolo dell'argento di Londra); lettera a minuscola (lettera dataria del 1896); lettera F maiuscola (marchio attestante che l'oggetto è stato importato nel Regno Unito, vedi i marchi di importazioni).

Questo tipo di oggetto ha avuto una certa popolarità nell'ultimo quarto del XIX secolo, quando in Inghilterra e negli Stati Uniti si è creato un forte interesse collezionistico per oggetti di alta epoca di origine continentale (soprattutto francesi, tedeschi ed olandesi). Per soddisfare la forte richiesta, a fronte di una disponibilità di mercato molto limitata, alcuni argentieri tedeschi della città di Hanau hanno prodotto copie, più o meno perfette e credibili, di oggetti di epoca seicentesca e settecentesca, riproducendone anche i marchi originali (tedeschi, fiamminghi o francesi a seconda del tipo di oggetto). Questa pratica era in tutta Europa vietata, ma lo status di zona franca che godeva la città di Hanau ha precluso di fatto ogni azione contro gli argentieri del luogo.

La classificazione più appropriata sarebbe "falso d'epoca", ma a mio modesto parere il fatto che sia stato marcato nel paese di importazione (nel caso specifico in Inghilterra) fa supporre che la sua vera origine ed epoca fosse nota: infatti un oggetto di epoca anteriore al 1800 sarebbe stato esente dalla marcatura per l'importazione.

I falsi  marchi francesi (la classica lettera incoronata: in questo caso una R ed una sorta di fiore) che indicherebbero una manifattura di Parigi o di Rouen in epoca circa 1780, sono per altro incompleti mancando i marchi di scarico e quello dell'argentiere (i marchi originali francesi erano molto più nitidi ed impressi molto profondamente).

Questi oggetti, prima di alcuni importanti lavori che ne hanno chiarito la provenienza (vedi l'articola al link), hanno tratto in inganno generazione di esperti ed importanti case d'asta,  ma in vero basterebbe molto spesso un esame anche non approfondito per rendersi conto della incongruenza tra stile, modello e decorazione applicata, rispetto ai reali canoni dell'epoca suggerita dai falsi marchi. Nel caso specifico, la scena galante riprodotta a sbalzo di ispirazione romantica tradisce la reale epoca (vittoriana), rispetto alla data che indicano i falsi marchi francesi 

La realizzazione è prevalentemente manuale. Lo stato di conservazione è buono, con alcuni particolari della scena un po' consumati.

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