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  menustoria

Dal mondo antico all’alto medioevo (III millennio a.C. - lV secolo d.C.)

Il Medioevo prima del Gotico (VI - XII secolo)

Il Gotico (XIII - XIV secolo)

Il Rinascimento ed il Manierismo (XV - XVII secolo)

Il Barocco (1600-1725)

Il Rococò (1725-1760)

Il Neoclassicismo e l’epoca di Adam (1760 - 1790)

Lo stile Regency (1790 – 1830)

Il periodo vittoriano (1830 - 1880)

Il movimento Arts & Craft (1880-1920)

l' Art Nouveau (1880 – 1920)

L’Art Decò e il periodo post bellico (1920 – 1960)

Sintesi cronologica degli stili

I revival del XIX secolo


Il Gotico (XIII - XIV secolo)



All’inizio del XIII secolo compare uno stile ornamentale originale dove i motivi classici di derivazione romanica sono sostituiti da pampini, uva e decorazioni floreali di uno squisito naturalismo. Superfici dorate e lisce si alternano in maniera sobria e gli smalti lasciano il posto alle decorazioni a niello su oggetti meno sontuosi ma di raffinata eleganza ed armonia. Questo stile tuttavia subisce in quasi tutta Europa un veloce declino e viene considerato "lo stile di transizione" che porterà a partire dal XIII secolo allo stile gotico.

L’affermarsi dello stile gotico è documentabile dai primi decenni del XIII secolo con la comparsa di reliquiari in stile romanico tradizionale ma con archi a sesto acuti e cuspidati, seguiti poi da altri a forma di chiesa con tutti o quasi i motivi caratteristici dell’architettura gotica come le guglie ed i pinnacoli con il caratteristico slancio in senso verticale. Le origine del Gotico non sono del tutto note ma i più le attribuiscono all’area parigina con una veloce espansione verso la Normandia, dove già a partire dagli ultimi decenni del XIII secolo lo stile gotico si era pienamente affermato. I primi oggetti a risentire del nuovo stile sono i tabernacoli ed i trittici (reliquiari d’altare). Caratteristico è il modello di reliquiario costituito da due angeli che sorreggono un contenitore in cristallo o cristallo di rocca trasparente, modello che resterà in auge per tutto il medioevo. Anche le croci subirono ben presto l’influenza gotica e le estremità squadrate delle croci romaniche divennero prima lobate e poi con finali trilobati, uno dei motivi più tipici del Gotico. La coppa a calice diventa più profonda perdendo il profilo semi sferico a favore di quello conico, gli steli si allungano e diventano da tondi a poligonali, le basi si frastagliano in lobi stondati, a punta, o poligonali.

Questi decisi mutamenti si osservano anche negli oggetti di uso profano, quali boccali e brocche che perdono la loro rotondità a favore di forme poligonali e lobate e risentono dell’abbondante utilizzo di forme architettoniche del gotico a puro scopo ornamentale. Uno dei più bei pezzi inglesi mai prodotti è la Studley bowl, ora conservata al Victoria & Albert Museum di Londra, risalente al tardo XIV secolo, una tazza con coperchio e base circolare ad anello, decorata con lettere dell’alfabeto gotico intrecciate da eleganti viticci.

Lo stile gotico si espande lentamente verso il sud dell’Europa raggiungendo l’Italia verso la fine del XIII secolo - seguendo quindi un itinerario inverso a quello dello stile rinascimentale - dove probabilmente nasce una delle lavorazione più tipiche del Gotico, vale a dire l’uso di smalti traslucidi. Continua contestualmente l’utilizzo di pietre dure e preziose, soprattutto nelle saliere da cerimonia.

L’unico nuovo oggetto ecclesiastico comparso tra la fine del XIII secolo e tutto il XIV secolo, è l’ostentorio, un contenitore per l’esposizione permanente dell’ostia consacrata, che assume la caratteristica forma a cilindro verticale trasparente con un piccolo sostegno interno per l’ostia, ornato da pinnacoli e sostenuto da un fusto.

La moda alto medioevale di montare in argento conchiglie di nautilo, uova di struzzo e noci di cocco, continuò fino al XVII secolo inoltrato.

Calice con scena della passione – Catalogna metà del XIV DC (Museo del Louvre)

Reliquario  in argento dorato e smalti – Fiandre (?), XIV – XVI DC (Museo del Louvre)

Nel tardo XIV secolo si osserva la tendenza ad abbandonare le forme del primo gotico a favore di un maggior naturalismo, anche nella riproduzione di figure umane ed animali. In questo periodo la smaltature degli oggetti in oro sbalzato è ottenuta per una nuova tecnica di copertura simile a quella utilizzata per l’invetriatura delle ceramiche, che poi si evolve in tecnica di derivazione pittorica con stesura degli smalti a pennello e a spatola.

La forma più popolare di recipiente per bevande nel XV secolo era la mazer bowl, nota in Inghilterra fin dal XIV secolo e realizzata in legno di acero maculato, faggio o noce molto sottili, montate in lamina di ottone ed argento con una larga banda intorno all’orlo decorata con motivi di carattere pio o moralistico. Presentavano anche un medaglione centrale inciso o, più raramente, sbalzato.

Le Mazer bowl andarono fuori moda verso la fine del XVI secolo, soppiantate dai bicchieri sia in argento che in ceramica o vetro. Verso la fine del XV secolo compaiono i cosiddetti "cucchiai degli Apostoli" nei quali le decorazioni dei terminali erano le teste dei 12 Apostoli, sempre accompagnati dal master spoon di dimensioni maggiori, riportante l’immagine di Cristo.

L’ornamento tardo gotico, che trova il suo apice nell’argenteria tedesca, è ancora legato al naturalismo ma assume forme crude, asciutte ed essenziali abbinate ad una grande precisione delle linee ed a disegni complessi.

La popolarità e la diffusione dello stile gotico è tale che esso sopravvivrà anche nel periodo rinascimentale, non solo in Inghilterra dove si protrae fino alla fine del XVI secolo, per poi trovare momenti di revival nel XVII e XIX secolo, ma anche in Italia dove è documentato fino alla fine del XV secolo (specialmente a Venezia).

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